TRILOGIA DELL’EREDITÀ

TRILOGIA DELL’EREDITÀ: LEZIONE APERTA CON I RAGAZZI DELLA SCUOLA DI TEATRO DI A.LI.VE.

A cura di Alice Martini

Sabato 8 febbraio alle ore 15.30 in sede A.LI.VE., presentazione della nuova Trilogia per la terza edizione di InChiostro Vivo con il Salotto “Trilogia dell’Eredità”. Riflessione sui concetti dell’eredità patrimoniale e culturale con i ragazzi della scuola di teatro. Al termine dell’evento la consegna di una targa in memoria di Francesca Butturini, per ricordare i vincitori del premio nei quattro anni precedenti. Evento su prenotazione.

Sabato 8 febbraio alle ore 15.30 in sede A.LI.VE., le insegnanti di teatro Silvia Masotti e Camilla Zorzi,presenteranno in anteprima i tre spettacoli che debutteranno in occasione della terza edizione della rassegna InChiostro Vivo.

Il Salotto Trilogia dell’Eredità, lezione aperta con i ragazzi della Scuola di Teatro di A.LI.VE., ha come obiettivo quello di creare un’occasione di confronto fra tutti i ragazzi coinvolti nel progetto e offre l’opportunità di mostrare in anteprima una parte del lavoro di ciascun gruppo. 

Il tema scelto per quest’anno accademico per i tre gruppi di ragazzi più grandi (15-25 anni) è legato al concetto di Eredità. Un’eredità intesa sia in termini concreti di patrimonio ma anche e soprattutto in termini culturali, i valori che caratterizzano la società. 

<<La nostra riflessione parte dalla considerazione che trascurare la memoria porta all’alienazione sia individuale che collettiva e per i giovani di oggi non è scontato dare un significato al passato e capirne l’importanza nel vivere il presente e costruire il futuro – afferma Camilla Zorzi – da qui la nostra scelta di un recupero di testi classici, che rimangono uguali nella sostanza a prescindere dalle condizioni storiche, politiche, sociali e culturali in cui viviamo>>. 

<<Come insegnanti riteniamo fondamentale consegnare ai nostri allievi testi che appartengono al patrimonio culturale del teatro occidentale, quali espressioni di un’imprescindibile eredità culturale – ribadisce poi Silvia Masotti – Nei testi che abbiamo scelto intendiamo affrontare alcuni aspetti legati alla trasmissione dell’eredità, argomento estremamente complesso e sfaccettato, che questa trilogia non può certo esaurire, ma che ci consente di aprire alla riflessione e al dialogo>>.

Chi era Francesca Butturini a cui questo premio di teatro è dedicato? <<Francesca era una studentessa del primo anno del Liceo Fracastoro, una quattordicenne solare, allegra e rispettosa degli altri. Amava la vita, la scuola e il teatro, aveva il dono della scrittura e avrebbe voluto diventare una pediatra – così la descrive il padre Marco Butturini –. È stata la prima allieva del corso di teatro di A.LI.VE., che oramai è lanciato verso un significativo successo. All’età di 12 anni le è stato diagnosticato un raro tumore al cervello ed ha iniziato un lungo ciclo di cure. Ha sopportato operazioni dolorose, lunghi cicli di chemioterapia e ricoveri infiniti in ospedale. Sapeva che la sua vita era in pericolo, ma non ha mai perso la speranza, era forte e coraggiosa, sempre con un sorriso o una battuta per tutti. Come avrebbe desiderato frequentare la scuola, il corso di teatro e i suoi compagni! Però con volontà ferrea e tanto impegno studiava a casa e rispettava le scadenze dei compiti e verifiche, senza mai farsi aiutare. E non mancava, per quanto le era possibile, prove e recite>>. 

<<Questo premio vuole essere un piccolo contributo per i ragazzi che, come Francesca, prendono con impegno e serietà le attività che intraprendono. Un ringraziamento speciale ad A.LI.VE., al suo direttore Paolo Facincani e alle maestre Silvia Masotti e Camilla Zorzi, che con il loro prezioso supporto hanno creduto in questo progetto – conclude il signor Butturini -. Soprattutto vogliamo ringraziare i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato nel corso degli anni con entusiasmo a questa nuova esperienza. Ormai siamo arrivati alla quarta edizione e ci è sembrato giusto proporre una targa che ricordi i vincitori che si sono susseguiti negli anni. Una “targa” aperta e che verrà arricchita di anno in anno con i nuovi nomi, augurandoci che si possa proseguire anche ad oltranza!>>