SENTIRE LA VITA CON NUOVE SENSIBILITÀ

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Interverrà a IN CHIOSTRO VIVO anche Sofia Ines Musumano, pittrice capace di trasformare la sua disabilità in una forza in più per trasmettere nuove sensibilità al suo pubblico. Ne parliamo con il padre Michelangelo Musumano

La mostra di sua figlia, I colori che sento, farà parte del progetto IN CHIOSTRO VIVO. Ci parli del percorso di creazione di queste opere d’arte.

Sofia, seppur così giovane, dimostra di essere senza dubbio una pittrice. Senza timori reverenziali sceglie il supporto, gli strumenti necessari ed agisce guidata dalle vibrazioni del soggetto, si sposta agilmente da pennelli di varie misure a penne e pennarelli per interventi più grafici. La tecnica di Sofia è alle volte densa e pastosa, in altri momenti annacquata e trasparente. L’acrilico, nelle sue mani, diventa acquerello oppure olio con la disinvoltura di chi possiede la tecnica. Le opere presenti nella mostra appartengono all’ultimo anno di produzione dell’Artista che parte da immagini, fotografie, quadri celebri che vengono trasformati dalla sua fantasia e plasmate dal suo proprio stile pittorico.

La lingua dei segni (LIS ndr) ancora non è riconosciuta come sistema di comunicazione in Italia. Come state operando per avere riconosciuto questo diritto?

È inspiegabile che l’Italia, scenario frequente di accesi dibattiti per il riconoscimento di tanti diritti, non abbia ancora riconosciuto la LIS. (Lingua Italiana dei Segni), in quanto linguaggio autentico, naturale e vivo della comunità sorda. L’Italia, insieme al Lussemburgo, è l’unico stato della UE che ancora non ha riconosciuto la LIS. In questo contesto, Sofia Musumano, quale giovane pittrice sorda che comunica oltre che con la sua arte con la LIS, diventa naturalmente una sorte di ambasciatrice di essa.

 Al progetto IN CHIOSTRO VIVO prenderà parte anche l’ENS di Verona. Quale collaborazione esiste tra di voi per sensibilizzare la gente alla tematica della sordità?

Sofia Musumano è socia attiva dell’ENS ed è presente alle manifestazioni in favore della valorizzazione della comunità sorda e delle sue necessità.

Eventi come IN CHIOSTRO VIVO quale messaggio di sensibilità pensa che possano raggiungere?

Penso che spazi come quello di IN CHIOSTRO VIVO possano efficacemente raggiungere persone di ogni ed età ed estrazione sociale e culturale. Le diverse arti, inoltre, hanno il grande potere di parlare direttamente all’interiorità delle persone. IN CHIOSTRO VIVO offre in questo senso una magnifica congiunzione tra musica, pittura, teatro e didattica.

Come è venuto a conoscenza di A.LI.VE. e cosa ne pensa?

Conosciamo l’attività di A.LI.VE. sia per la sua vicinanza con l’ENS che per il notevole lavoro di formazione e diffusione musicale svolto dal suo direttore Maestro Paolo Facincani, mio collega musicista.

Quanto ritiene importante far partire il messaggio di sensibilizzazione tra i giovani?

I giovani sono già il futuro in atto della nostra Italia e del mondo. Trasmettere ad essi il messaggio del valore della bellezza e della possibilità di condividere senza barriere l’esperienza di contemplarla è fondamentale per mantenere la nostra identità e umanità.

di Alice Martini[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][us_grid post_type=”attachment” items_quantity=”” images=”2327,2328,2329,2330,2331,2332,2333,2334,2335,2336,2337,2338,2339″ orderby=”post__in” items_gap=”” columns=”6″ items_layout=”gallery_default” img_size=”us_350_350_crop” overriding_link=”popup_post_image” breakpoint_1_cols=”6″ breakpoint_2_width=”768px” breakpoint_3_width=”480px” breakpoint_2_cols=”4″ breakpoint_3_cols=”2″][/vc_column][/vc_row]