I VOLTI DI A.LI.VE. – L’ENTUSIASMO DI MATTIA BASI

A cura di Alice Martini

Una chiacchierata con Mattia Basi, maestro di percussioni in A.LI.VE., diplomato al Conservatorio di Verona. Con il suo bagaglio di esperienze, seppur in giovane età,  contribuisce alla formazione dei suoi allievi in Accademia, portando freschezza ed entusiasmo tra i ragazzi. 

Mi racconti la sua carriera accademica e lavorativa

«Sono nato a Milano nel 1994 e a 9 anni ho intrapreso lo studio del pianoforte per poi spostarmi sulle percussioni all’età di 12. Nel 2013 ho cominciato lo studio presso il Conservatorio “E. F. Dall’Abaco” di Verona sotto la guida del Maestro Paolo Tini, diplomandomi nel 2016 con il massimo dei voti e lode al Triennio accademico.

In questo periodo ho avuto anche l’opportunità di partecipare a due programmi Erasmus: il primo presso la prestigiosa scuola musicale “Royal Welsh College of Music and Drama” di Cardiff con i Maestri Owen Gunnell, Phil Girling e Steven Barnard, il secondo al “Musik und Kunst privat Universität” di Vienna con il maestro Neboja Zivkovic. Ho frequentato inoltre masterclass con percussionisti quali Andrea Dulbecco, She-e Wo, Collin Currie, O Duo, Nicholas Martynciow e John Wooton. Ho conseguito infine nel 2019 il master presso il Conservatorio di Verona con lode e menzione d’onore. Suono come percussionista freelance collaborando con diverse realtà musicali italiane, sia a livello orchestrale che cameristico».

Come ha conosciuto A.LI.VE.? Cosa ne pensa dell’Accademia?

«Ho conosciuto A.LI.VE. quando studiavo in Conservatorio, mi è rimasta subito impressa perché trovo che l’Accademia sia una bellissima realtà musicale».

Qual è il suo rapporto con gli allievi?

«Con gli allievi ho un rapporto molto buono perché insieme cresciamo, ci divertiamo e impariamo il valore della musica».

Quali aspettative ha da questi corsi? 

«Mi auguro che i ragazzi possano crescere musicalmente e portare con loro il bagaglio artistico acquisito qui in Accademia per tutta la loro vita».

Qual è stata la maggior soddisfazione dei suoi anni di insegnamento in A.LI.VE.?

«Sono molto orgoglioso di vedere i ragazzi che migliorano lezione dopo lezione, diventando ogni volta sempre più consapevoli della nobile arte che stanno imparando: la musica».

Quali sono le sue aspettative e progetti per il futuro? 

«Il mio obiettivo è cercare sempre di migliorarmi come musicista e poter vedere i miei studenti realizzarsi nei loro sogni e aspettative».

Qual è la sua opinione sul panorama artistico culturale in Italia?

«Ritengo che il nostro Paese possieda moltissimi talenti che aspettano solo di essere scoperti, sono molto positivo in questo. Chiudo con un’esortazione: viva la musica!».