ESPERIENZA EMOZIONALE A IN CHIOSTRO VIVO

Angeli Del Bello lavora a Verona da due anni per trasmettere i valori di bellezza per la cura del  patrimonio artistico della città. Interverrà a IN CHIOSTRO VIVO per riqualificare il Chiostro di Sant’Eufemia, proponendo lezioni didattiche ai bambini dell’Istituto comprensivo 8, sotto la guida della maestra Sara Caliari

Angeli Del Bello nasce dall’esperienza di Firenze, quali valori avete colto in Verona che vi hanno incoraggiato a far partire anche nella nostra città questo progetto?

Angeli del Bello nasce nel 2016 dall’idea di una cittadinanza attiva, dalla volontà di creare una rete di collaborazione con le altre associazioni, perché sia di sostegno a tutte le potenzialità e dinamicità all’interno della cittadinanza. L’idea è che ogni bene architettonico di Verona sia visto come patrimonio naturalistico e paesaggistico, in accordo con le istituzioni e il territorio. Spesso gli interventi sono dentro manifestazioni e hanno il sostegno di sponsor, quelli che poi vengono definiti Custodi del bello. Costoro possono portare un contributo per l’aspetto economico, impegnandosi a finanziare le spese vive.

Quali valori di senso civico volete trasmettere alla cittadinanza?

In ogni nostro progetto cerchiamo di essere il collettore tra la cittadinanza attiva e le istituzioni: un doppio binario tra chi volontariamente presta le proprie abilità e il proprio tempo e un aiuto a chi può convogliare tutta questa forza in interventi che rendano più bella la città. Molte sono le persone proattive nella città che poi non sanno come esprimere questo loro sentimento e la nostra volontà è quindi convogliare tutta questa energia per fare del bene. Cerchiamo sempre di creare una rete d’inclusione anche tra tutte le associazioni, perché la collaborazione è fondamentale per fare ogni cosa al meglio.

Quanto ritenete importante trasmettere i valori di pulizia e rispetto del territorio già dall’età dell’infanzia? Racconti l’esperienza di collaborazione con l’IC8

Ogni lezione con i bambini parte dalla lettura della Costituzione, distribuita quest’anno dal Ministero a tutte le scuole italiane per i settanta anni dalla fondazione della Repubblica. Viene spiegato il concetto di cittadinanza attiva e quanto sia importante preservare il bene pubblico come patrimonio, un bene artistico e paesaggistico. Si conclude poi con una riflessione utilizzando immagini dei siti prima e dopo l’intervento. Accadrà così anche per il Chiostro, per mostrare ai bambini come, attraverso l’unione di persone, si possa trasformare un luogo utilizzato in parte per renderlo piacevole alla fruizione di tutti. Il messaggio recepito è che ciò che viene sistemato difficilmente andrà poi a essere rovinato. Soprattutto, attraverso l’emozione di fare e creare qualcosa, si crea l’ attenzione verso i luoghi che si vivono quotidianamente.

Per IN CHIOSTRO VIVO il vostro apporto sarà molto importante grazie alla parziale, ma comunque importante, riqualificazione del chiostro di Sant’Eufemia. Che valore ha riscoprire la bellezza che nascondono i tesori sacri e antichi contenuti nelle nostre città?

Riteniamo sia fondamentale riscoprire tesori antichi e recenti perché la cittadinanza possa usufruirne, soprattutto nei luoghi, visitati dai turisti, ma che sembrano non appartenere più ai veronesi. Cerchiamo di porci la missione della riscoperta della città per tutti quelli che la abitano. Un esempio è il lavoro che è stato fatto e che continua al Parco delle Colombare, che si vuole riportare ad essere frequentato dalle famiglie. Un gruppo di cittadini molto volenterosi in collaborazione con gli scout di Verona, sotto la guida di un responsabile, sta già lavorando per riuscire a renderlo fruibile.

Come siete venuti a conoscenza di A.LI.VE. e come vedete la collaborazione che si è creata?

La collaborazione con A.LI.VE. è nata con il concerto che il coro di voci bianche ci ha donato nel Natale del 2016 nella prestigiosa Sala Maffeiana. Dopo questa prima esperienza A.LI.VE. ha continuato il rapporto sostenendoci e ci ha invitati al Grest estivo dell’Accademia nel 2017, con la presentazione dell’Associazione e interventi pratici al parco giochi delle scuole Nievo. La collaborazione che si è creata ora è ottima e unisce la volontà comune di riscoprire i luoghi del Chiostro e offrirli alla cittadinanza, perché il tutto diventi una vera e propria esperienza emozionale.

Quali valori ha A.LI.VE. dentro IN CHIOSTRO VIVO?

Il Chiostro è un luogo che va riscoperto e, attraverso i progetti e i laboratori che A.LI.VE. sta organizzando, la cittadinanza andrà a vivere nuovamente questa esperienza. Senza essere vissuti, infatti, i luoghi vengono facilmente dimenticati. Unire a tutto questo un progetto sociale e artistico è davvero una spinta a coinvolgere la cittadinanza maggiormente nelle problematiche e difficoltà che la abitano, per uscirne insieme più forti.

Quali altri progetti avete per la città di Verona?

I nostri progetti comprendono il mantenimento degli interventi a San Nicolò e il controllo della ripulitura della stele di Ponte Pietra, per ricordare alla cittadinanza che, finito un lavoro, serve mettere in campo il rispetto e la cura per ciò che è stato di nuovo reso fruibile a tutti. Continueremo l’opera di pulizia ai pali del centro storico e il ripristino del Parco delle Colombare. Stiamo risistemando la cancellata delle scuole Nievo e abbiamo terminato di piantumare una parte della siepe in Corso Milano. Un lavoro importante che abbiamo effettuato è stato l’intervento al teatro Romano per le porte di servizio al sito. Nonostante spesso gli iter burocratici siano un po’ lunghi, è importante sottolineare l’ottima collaborazione con il Comune e la Sovraintendenza ai beni culturali. Operiamo sempre con professionisti che seguono tutte le procedure, in particolare c’è un restauratore che fa consulenze, poi sono i volontari a fare gli interventi, sotto la guida tecnica di chi li ha istruiti sul modo migliore per lavorare.

di Alice Martini