CARABINIERE O MUSICISTA? PAROLA AL MAESTRO BAGNOLO

In vista dell’evento insieme in Piazza Dante il prossimo 20 aprile, conosciamo meglio il Maestro Bagnolo, Direttore della Fanfara 3° Reggimento Carabinieri Lombardia.

Un nuovo incontro tra la Fanfara 3° Reggimento Carabinieri Lombardia e coro A.LI.VE. in formazione compatta, Coro Voci Bianche e Coro Giovanile, insieme in Piazza Dante a Verona, il prossimo 20 aprile. Cosa ci si deve aspettare?

Come sempre per noi è una grande emozione e motivo di soddisfazione collaborare con i ragazzi del Coro Voci Bianche e Coro Giovanile di A.LI.VE. guidati dal bravissimo Maestro Paolo Facincani con il quale ormai è nata una bella amicizia oltre al proficuo rapporto di collaborazione artistica. La cornice di Piazza Dante a Verona è molto suggestiva e ci aspettiamo un grande afflusso di spettatori sia tra la popolazione che tra i radunisti dell’Associazione Nazionale Carabinieri che comunque arriveranno in maniera più corposa il giorno successivo. Cosa ci si deve aspettare? Sicuramente un bel concerto, non molto lungo, offerto da due gruppi che ormai collaborano insieme e con successo da un bel po’!

Nel programma spicca un Medley “I Canti della Grande Guerra” nel quale sono elaborati canti della tradizione popolare italiana. Ce ne può parlare? Come mai farlo cantare a dei giovani?

Nel Medley “I Canti della Grande Guerra” si possono riconoscere i più famosi canti legati al primo conflitto mondiale. Farli cantare ai giovani è un modo per ricordare chi ha combattuto per la nostra libertà e anche un modo per studiare la storia da un diverso punto di vista, quello delle canzoni che sono entrate a far parte della cultura del nostro popolo, inoltre nel 2018 si festeggiano i cento anni dalla fine della Grande Guerra, una buona occasione per eseguirli.

Il coro eseguirà anche un brano scritto interamente da Lei, “Fanfare for Nobody”. Ce lo racconta?

“Fanfare for Nobody” è un brano originale per banda, di cui ho scritto la musica ed un mio amico poeta, Pierluigi Sbaragli, ne ha scritto i testi. Questo brano è dedicato ai dispersi di tutte le guerre verso i quali, oltre alla loro morte, c’è l’impossibilità di avere una tomba sulla quale poter piangere. Dedicato quindi al “milite ignoto” la cui tomba monumentale, presente in moltissimi stati, rappresenta tutti coloro che sono morti in un conflitto e che non sono mai stati identificati. Questa sarà la prima esecuzione assoluta del brano cantato in quanto fino ad oggi è stato sempre eseguito in maniera strumentale.

Dal 19 al 22 aprile si terrà a Verona il Raduno Nazionale dei Carabinieri. Come si prepara la Fanfara a questo evento?

Per Raduno Nazionale dell’Associazione Nazionale Carabinieri la Fanfara del 3° Reggimento Carabinieri Lombardia oltre al citato concerto sarà impegnata in numerosi eventi e cerimonie che culmineranno con l’accompagnamento musicale durante la sfilata di oltre 80.000 soci nella mattinata del 22 aprile. Saranno 3 giorni molto intensi ma non stiamo facendo preparazioni particolare in quanto noi siamo in continuo addestramento dovendo affrontare una media di circa 130 eventi l’anno… praticamente siamo sempre in preparazione.

La Fanfara crea tanta energia e stupore, soprattutto nei più piccoli. Che consiglio darebbe ad un giovane musicista che volesse intraprendere la carriera militare, facendo coincidere i due sogni?

Al giorno d’oggi, riuscire a svolgere la professione di musicista in una delle bande delle forze armate o di polizia è sicuramente una delle strade che si possono percorrere per riuscire a far della propria passione per la musica una professione. Entrare a far parte dei corpi bandistici dello Stato non è semplice, infatti, oltre ad essere dei bravi musicisti, occorre vincere un concorso nella Forza Armata, il che vuol dire essere perfetti dal punto di vista fisico e psicologico ed avere una buona cultura. Attualmente corpi bandistici dello Stato hanno raggiunto un ottimo livello qualitativo e possono essere paragonate alle più prestigiose orchestre di fiati, consiglio quindi a qualsiasi giovane musicista di tentare di intraprendere questa carriera che sicuramente potrà riservare molte soddisfazioni.

La Fanfara si esibisce in tutta Italia, chiamata da le più diverse istituzioni pubbliche e private, com’è il pubblico italiano?

Il pubblico italiano è un pubblico molto caloroso e amante della musica, ama molto i brani sinfonici e lirici. Per ciò che riguarda i giovani ho constatato che gradiscono un repertorio più moderno e per questo cerchiamo di affrontare anche brani moderno e contemporanei senza tralasciare la musica classica e le tradizionali marce militari.

Lei è un carabiniere che fa della musica la sua attività principale, come possono coesistere questi due aspetti?

L’essere un carabiniere e un musicista sono aspetti che convivono molto bene. La musica è arte, creatività e studio ma, per avere apprezzabili risultati in un gruppo c’è bisogno di coesione, rispetto reciproco e disciplina, tutte caratteristiche che fanno sicuramente parte di ogni buon militare e che ci aiutano senza dubbio a far si che le cose funzionino meglio.

I musicisti sognano spesso, ci dice quale è un suo sogno per il futuro?

Il mio sogno nel cassetto è quello di vedere la musica nel nostro Paese riacquistare quella importanza e quella dignità che merita. L’Italia è conosciuta all’estero per aver dato i natali ai più importanti musicisti e compositori della storia, purtroppo negli ultimi anni il mestiere di musicista non riceve le attenzioni che dovrebbe avere. Spero si possa invertire questa tendenza.

di Elisa Beverari